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Esami ecografici ed invasivi per il controllo della gravidanza normale e ad alto rischio da parte di esperti di livello internazionale.

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fetalcenter.it | Esami | Ecocardiografia fetale

  • Quando si effettua?
  • Secondo le Linee Guida della SIEOG (Società Italiana di Ecografia Ostetrico-Ginecologica) tale esame va effettuato elettivamente tra le 19 e le 21 settimane nei casi in cui esistono delle condizioni per le quali il rischio di concepire un feto affetto da malformazioni cardiache appare più elevato.

    Tali condizioni sono elencate nella Tabella indicazioni ecocardio (SIEOG). Tuttavia, la presenza di una cardiopatia può essere sospettata nei casi a basso rischio anche all’esame eseguito per la Translucenza Nucale ovvero tardivamente, nel III trimestre. L’ecocardiografia verrà quindi eseguita anche in queste epoche estreme di gravidanza in caso di sospetto di malformazione, anche se l’attendibilità dell’esame sarà ridotta rispetto all’epoca delle 19-21 settimane.

  • A cosa serve (finalità)?
  • Questo esame ha lo scopo principale confermare o escludere la presenza di malformazioni cardiache, e di caratterizzarle in modo tale da permettere di illustrare le possibilità di cura e di sopravvivenza del piccolo.

  • Si vedono tutte le malformazioni del cuore?
  • No. Ma circa il 90% delle malformazioni gravi può essere identificata con l’Ecocardiografia Fetale.

  • Da chi viene eseguita?
  • Per definizione, essendo un esame effettuato in paziente “a rischio” deve essere effettuata da un medico Esperto in Diagnosi Prenatale e Medicina Fetale.

    Chi esegue l’esame deve avere infatti competenze di malformazioni extra-cardiache, genetica, cardiologia fetale e pediatrica, cardiochirurgia. Molte volte nel corso del percorso diagnostico e della gravidanza vengono eseguite sedute multidisciplinari, cioè con specialisti delle varie discipline sopra menzionate, allo scopo di illustrare al meglio il futuro eventuale del feto. Ciò permette anche – se la diagnosi avviene entro le 22 settimane – di ricorrere eventualmente all’interruzione di gravidanza. E, comunque, permette di identificare i casi che necessitano di partorire in un centro di riferimento ove sia presente la Cardiochiruriga Pediatrica perchè si renderà necessario un intervento chirurgico nelle prime ore/giorni di vita;

  • Si vedono anche altre malformazioni?
  • No. L’esame è deputato e centrato per definizione allo studio del cuore e delle principali arterie. Non rientra nello scopo dell’esame il controllo della restante anatomia del feto;

    Il mio Ginecologo mi ha chiesto un’ecocardio fetale. Perchè? Diviene sempre più diffuso da parte dei Ginecologi richiedere di eseguire un’ecocardiografia fetale, in assenza di un fattore di rischio o di un sospetto di malformazione del cuore. Non rappresenta un allarmismo ma un approfondimento diagnostico proposto alle loro pazienti. Tale offerta si basa sul fatto che la lista di controlli da effettuare nell’esame del II trimestre (ecografia morfologica o strutturale) è prevista una valutazione relativamente limitata dell’anatomia cardiaca, alla quale quadri anche importanti potrebbero sfuggire. L’ecocardiografia fetale – che viene effettuata per definizione da un esperto in malformazioni cardiache - permette di escludere più del 90% delle malformazioni gravi del cuore, a fronte di un 50% circa che può essere evidenziato all’esame standard del II trimestre. L’offerta di eseguire eventualmente un’ecocardiografia fetale rientra nelle attenzioni aggiuntive che alcuni colleghi offrono alle loro pazienti. Va però chiarito che, non essendovi fattori di rischio, queste prestazioni ecografiche non possono per definizione essere eseguite in ambito ospedaliero (SSN) in quanto i centri di riferimento si occupano di gravidanze a rischio;

  • Quanto dura?
  • Non esiste una durata standard per nessuna ecografia, dipendendo la durata dalla posizione fetale, da eventuali difficoltà di visualizzazione (obesità materna) e dall’esperienza di chi esegue l’esame. Ciò vale per qualsiasi ecografia;

  • Cosa si vede?
  • L’esame consiste nel visualizzare le vene che ritornano al cuore, le strutture cardiache principali – atri e ventricoli – le valvole cardiache e le arterie che emergono dal cuore, con le loro connessioni. Nessuna di queste immagini è facilmente comprensibile a chiunque non sia non solo medico ma specialista in cardiologia.

    Tabella. Indicazioni ad ecocardiografia fetale (Linee Guida SIEOG, ISUOG)

    Indicazioni materne
    • Storia familiare positiva (parenti di 1° grado)
    • Malattie metaboliche materne (diabetes, fenilketonuria)
    • Infezioni materne (parvovirus B19, rosolia, coxsackie)
    • Esposizione a teratogeni cardiac (retinolo e derivati, fenitoina, carbamazepina, litio, acido valproico)
    • Anticorpi materni Anti-Ro (SSA), Anti-La (SSB)
    Indicazioni fetali
    • Sospetto di cardiopatia congenita
    • Cariotipo anomalo
    • Anomalia extra-cardiaca
    • Translucenza Nucale patologica (≥3.5 mm < 14 weeks' gestation)
    • Anomalie di frequenza o ritmo (bradicardia persistente, tachicardia persistente, ritmo cardiaco irregolare persistente)